“I dati evidenziano come i consumatori si stiano spostando dal gioco fisico all’online. Ritengo che tale spostamento dipende dalla fiscalità, più che dalla tecnologia. Ovviamente, il Covid ha avuto un effetto importante poiché in quel momento molti giocatori hanno a scoperto che giocare online è semplicemente più conveniente, poiché i giochi online restituiscono una percentuale del giocato molto più alta rispetto al gioco fisico”. È quanto ha dichiarato il presidente di STS, Emilio Zamparelli, durante il convegno “Il futuro del settore dei giochi. Tra innovazione di mercato e politiche fiscali” organizzato da I-Com in collaborazione con IGT.

“Negli ultimi anni l’unico settore colpito è stato quello fisico con continui aumenti fiscali, come ad esempio la tassa della fortuna. La crisi degli apparecchi da gioco è molto preoccupante, poiché stiamo parlando di una crisi di incassi che appare inarrestabile, ma allo stesso tempo, assistiamo ad una crescita impressionante delle slot online. Nonostante la diminuzione, non è cambiato l’apporto del settore fisico all’erario. Questo deve fare riflettere gli operatori e le istituzioni”, ha detto. “Il tema della ludopatia va affrontato anche alla luce di queste osservazioni, poiché il gioco online, avendo payout più alti, può avere maggiori rischi. La formazione è importante ed è da tenere a mente l’importanza della rete generalista per la prevenzione a possibili disturbi. Il contatto diretto tra esercente e giocatore può giocare un ruolo fondamentale”.

“Credo che nel corso di questi anni siamo stati maltrattati con aumenti fiscali costanti. Inoltre, va aggiunto che gli enti locali, con i loro provvedimenti, hanno colpito esclusivamente il gioco fisico favorendo in qualche modo il travaso verso il gioco online”.

“Sento ancora parlare di razionalizzazione della rete, ma non si tiene conto di un fatto importante: la rete si sta razionalizzando da sola. Dal 2015 al 2023 i punti di gioco con AWP sono diminuiti di 32.000 e ciò dovrebbe fare riflettere poiché è un’attività che si sta già desertificando e potrebbe creare problemi a livello di gettito erariale e occupazionale, nonché sul presidio di legalità sul territorio che sarebbe compromesso”, ha concluso.

24 ottobre 2024

(Agimeg/ac)