“Mi reputo uno degli ultimi liberali rimasti. E per questo, sul gioco legale, sono molto drastico. E liberale. Una considerazione preliminare, di base, va comunque fatta: se non c’è gioco legale, c’è quello illegale. Gli italiani giocano. E se non dai loro l’opportunità di farlo legalmente, facendo cosi arrivare anche risorse all’Erario, si rivolgeranno a chi propone l’illegalità che se ne avvantaggerà. Questo lo sanno tutti”. E’ quanto ha detto il senatore leghista Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze al Senato, in un’intervista a L’Identità.
“Detto ciò – ha aggiunto -, è innegabile che vi sia un impatto sociale legato proprio al gioco che può e deve essere affrontato e gestito tramite strumenti e pure tecnologie che abbiamo. Ecco, per questo ritengo che il tema vero sia quello della compartecipazione. C’è un flusso di denaro, di tasse, che arriva dal gioco e penso che una parte di questo gettito fiscale debba essere reindirizzato agli enti locali, Comuni e Regioni.
Dopodiché se il Comune di Vattelapesca o la Regione X preferiscono rinunciare a un tot di milioni di euro di introito, sarà una loro scelta che li porterà molto probabilmente ad aumentare l’Irpef e inasprire la tassazione a tutti per rientrare del mancato incasso, Un controsenso”, ha concluso.
28/02/2025 (AGIMEG)