Possibile riforma del settore del gioco e l’eventuale coinvolgimento di esperti e operatori del settore, dicotomia tra gioco legale e illegale, punti fisici baluardo di legalità. Sono i temi che ha affrontato con Agimeg Emilio Zamparelli, presidente STS, in occasione dell’evento “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”, organizzato da Luiss e Ipsos.
“Attendiamo da molto tempo una riforma organica del settore. Una riforma che tarda a venire. Oramai le leggi regionali e i regolamenti comunali hanno messo il settore in una situazione di difficoltà. Abbiamo una legislazione a macchia di leopardo sul territorio. Questo non aiuta e non facilita l’intero settore. Le parole del dottor Volpe sono sicuramente parole attese e incoraggianti per l’intero settore. Ci auguriamo che il riordino ci sia al più presto. troviamo incoraggianti le aperture fatte dall’onorevole Volpe sul coinvolgimento del settore che può dare indicazioni preziose e importanti alla parte politica”, ha sottolineato.
“Oltre il 60% delle persone crede che i luoghi fisici di gioco siano un baluardo per la legalità, si tratta di un dato che fa piacere. A noi tuttavia non ci meraviglia. Da tempo affermiamo che il presidio del territorio viene dato dai punti fisici. Il punto fisico rimane un presidio fondamentale per la legalità ed è riconosciuto dal cittadino, come evidenziato dallo studio. Quello che emerge dal settore è sicuramente la divisione tra mercato legale ed illegale, che esiste e c’è tuttora. E’ emerso dagli studi esposti in maniera eccezionale. Questo rappresenta un necessario punto di riflessione”, ha concluso.