Riordino giochi, Baretta (MEF): “Possiamo parlare di pre-accordo, il 7 settembre si chiude”

Da un lato, regolare la distribuzione dell’offerta di gioco nel territorio; dall’altro, rispondere alla crescente sensibilità sociale di fronte a un eccesso di offerta che rischia di colpire, prima di tutto, il legame sociale.

“Dopo la firma del decreto ministeriale che prevede la riduzione del 35% delle slot machine, la proposta di riordino del settore gioco depositata oggi in Conferenza – ha spiegato il sottosegretario Pier Paolo Baretta – rappresenta un passo importante verso un’offerta di gioco regolamentata ed equilibrata. L’impianto complessivo, sul quale i presidenti Toti, Decaro e Variati hanno espresso giudizi positivi, mi pare del tutto definito. C’è un’intesa sul ridimensionamento dell’offerta, sulla qualificazione del gioco e sulla lotta alla ludopatia, salvaguardando le condizioni di mercato. Abbiamo proposto di dimezzare in tre anni gli attuali 98 mila punti gioco con lo scopo di ridurre e non proibire il gioco. A Regioni ed enti locali spetta il compito di definire, nei rispettivi piani urbanistici, criteri che permettano un’equilibrata distribuzione nel territorio, con lo scopo di evitare che si creino zone dove il gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrato e di garantire l’operatività dell’assetto a regime”.

È questa la maggiore novità contenuta nel documento del Governo che mira a salvaguardare gli investimenti esistenti, ma allo stesso tempo ad adottare misure più efficaci per la tutela dei minori, la lotta al gioco d’azzardo patologico e al contrasto del gioco illegale.

Vanno in questa direzione anche le ulteriori misure contenute nel documento che prevede la certificazione dei punti gioco con accesso selettivo; l’introduzione della tessera sanitaria per poter giocare; l’allungamento dei tempi di gioco per contrastare la compulsività; la riduzione a 100 euro delle banconote che possono essere introdotte nelle VLT; nonché lo stop al gioco per sei ore al giorno e il potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto della Polizia locale. “Solo così – conclude Baretta - saremo in grado di guardare in modo nuovo al sistema del gioco, riducendone l’impatto sociale e controllandone la diffusione territoriale. È solo l’inizio, temi come la pubblicità, il gioco online, la diffusione di altri giochi dovranno trovare ulteriori tappe di lavoro”.

 

(Agimeg/cdn)

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