Intesa giochi slitta al 7 settembre. Toti (Liguria): “Bene riconoscimento autonomia degli enti locali”; De Caro (Anci): “Ormai ci siamo”
Slitterà probabilmente al 7 settembre il via libera definitivo delle Regioni sul decreto che riorganizza il settore dei giochi, da mesi al centro di un serrato confronto tra il governo e il sistema delle Autonomie locali. Alcune Regioni, durante l’incontro tenuto questa mattina col sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta durante la Conferenza delle Regioni, hanno chiesto un altro mese di tempo per esaminare le nuove modifiche al testo.
A spiegarlo è stato il presidente della Regione Liguria e vice presidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, uscendo dalla riunione dei governatori. “Apprezziamo il significativo passo in avanti fatto dal governo per l’adeguamento del testo ai suggerimenti delle Regioni – ha sottolineato Toti – Avevamo chiesto una pausa per affinare il testo del provvedimento sulla territorialità dei punti gioco e alcuni governatori hanno chiesto a Baretta, di sollecitare il governo a esaminare il nuovo testo alla Conferenza delle Regioni straordinaria del 7 settembre”.
Toti ha poi spiegato di essere “soddisfatto perché rispetto al vecchio decreto viene riconosciuta l’importanza dell’autonomia delle Regioni rispetto al testo nazionale, parlo di tutta una serie di criteri, come ad esempio, quelli urbanistici, a parte il dimezzamento delle macchinette voluto dal governo”.
Soddisfazione anche da parte del presidente Anci, Antonio Decaro, secondo il quale ‘Ormai ci siamo’. L’intesa dovrebbe arrivare dopo che le indicazioni delle Regioni sono state accolte dal governo: “Piu’ che dimezzati i punti gioco- osserva Decaro- aumentato il livello di qualita’ e sicurezza delle sale, amministrazioni comunali che possono interrompere per fasce orarie, fino ad un massimo di sei ore giornaliere, e decidere le distanze da luoghi sensibili come scuole o chiese, oltre al riconoscimento degli avventori e sistemi di videosorveglianza” . Le Regioni “hanno chiesto un rinvio perche’ vogliono fare un approfondimento”, precisa Decaro, “non abbiamo capito quali siano questi approfondimenti, ma onestamente non ho voluto rompere il fronte con le Regioni”. Si comincia da tabacchi e ristoranti, “in 3 anni i punti giochi saranno piu’ che dimezzati e le slot machine vecchie sostituite da altre innovative. L’impegno e’ chiudere questa vicenda il 7 settembre, va avanti tra tavoli e conferenze unificate gia’ da due anni. Ogni giorno che passa mettiamo a rischio la sicurezza delle famiglie”, ha concluso.
(Pressgiochi)