Toti (Pres. Regione Liguria): “Legge regionale non colpisce ludopatia, ma commercio e occupazione”

Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commentando la scelta di associazioni, sindacati, coordinamento regionale e consulta comunale contro il gioco d’azzardo di compiere oggi un presidio in piazza De Ferrari per chiedere alla Giunta Toti di non prorogare di un anno l’entrata in vigore (2 maggio) della legge regionale contro il gioco d’azzardo.

La legge prevede una distanza minima obbligatoria di almeno 300 metri tra le sale gioco e i ‘luoghi sensibili’ e cio’ mette a rischio le concessioni di numerose sale slot.

“Abbiamo trovato una legge della scorsa legislatura che se entrasse in vigore impedirebbe ai genovesi non di giocare d’azzardo, ma di pagare le bollette, di ricaricare il cellulare, e farebbe chiudere almeno 2.000 esercizi commerciali in regione. Non credo che la chiusura di 2.000 attività commerciali e la perdita di oltre 2.500 posti di lavoro possa essere una mitigazione del disagio sociale, penso che possa essere una vera emergenza sociale”, ha spiegato Toti.

“Il governo ha fatto una legge che non funziona e la Conferenza delle Regioni l’ha rimandata indietro. La Regione Liguria ha in eredità una legge che se entrasse in vigore così come è sarebbe una furia ideologica contro il commercio ancor prima che contro il gioco d’azzardo. Chiediamo – ha concluso Toti – di ragionare perché se noi facessimo entrare in vigore questa legge non avremo meno ludopatici, ma avremo molti meno occupati in Liguria”.

 

(Jamma)

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