Riordino Giochi, Pastorino: Dai giochi metà dei ricavi delle tabaccherie, puntiamo su qualità dei locali (Agripro)
La trattativa Stato - Enti locali sul riordino giochi al momento sembra arenata, la questione “è certamente complicata perché le Regioni vorrebbero mantenere un potere regolatorio, che fino ad oggi ha dimostrato di essere spesso di natura proibizionista - dice Pastorino - Dall'altra parte lo Stato ha necessità di ripristinare la propria esclusiva in materia di regolazione sul settore del gioco. L'idea di professionalizzare la rete di raccolta, permettendo la vendita del gioco solo a chi abbia raggiunto un elevato livello di certificazione, ci trova d'accordo anche perché il nostro Sindacato è stato il primo a fare una proposta di questo tipo. Questa soluzione ridurrebbe il numero di rivenditori sul territorio aumentandone nel contempo la qualità. Inoltre, una riduzione ragionata delle AWP, andrebbe incontro alle richieste che arrivano dalle Regioni e dai Sindaci”. Nel corso degli anni la stessa offerta nelle tabaccherie si è allargata, ma con “le caratteristiche di sicurezza e professionalità che i tabaccai garantiscono, proprio per questo in tabaccheria sono oggi presenti quasi tutti i giochi disponibili - dice ancora Pastorino - Dopo aver gestito Lotto, Gratta e Vinci e concorsi a pronostico, dal 2003 sono presenti le Slot, mentre dal 2007 vengono gestite anche le scommesse a quota fissa. I risultati di raccolta sembrano confermare che i giocatori apprezzino la tabaccheria come luogo dove acquistare gioco oltre al tabacco e innumerevoli servizi. L'evoluzione della tabaccheria in ricevitoria completa e professionale ci obbliga ad insistere con il Governo affinché non prenda decisioni che avrebbero gravissime conseguenze sulla nostra categoria”.
Quanto pesano i giochi e in particolare le slot nei bilanci delle rivendite?
“Possiamo stimare che il gioco pesi ormai per oltre il 50% sul bilancio delle rivendite, mentre le slot rappresentano mediamente tra il 5% e il 10% del fatturato. Oggi una tabaccheria ha come mission quella di vendere tabacchi, servizi al cittadino e giochi pubblici. Senza una di queste componenti la rivendita andrebbe in grave difficoltà. E' chiaro quindi che STS difenderà con forza il gioco in tabaccheria, anche nel nome della tradizione”.
Una rete razionalizzata e più professionale grazie a “un percorso di certificazione per le tabaccherie improntato soprattutto alla formazione continua dei ricevitori, con particolare attenzione alla gestione dei giocatori problematici”. E’ una delle proposte che Sts ha presentato al Governo per il previsto riordino del settore, come spiega ancora Pastorino. “Abbiamo inoltre proposto un nuovo contingentamento per le AWP che ne ridurrebbe decisamente il numero all'interno dei nostri locali. Siamo anche disponibili ad investire su AWP di nuova generazione per aumentarne la sicurezza e intermediare il gioco garantendo così un migliore controllo sui giocatori. Ovviamente questo presuppone che i tabaccai restino all'interno del mercato dei giochi”.
Il Governo sembra comunque intenzionato a procedere a un “taglio” delle slot, in particolare negli esercizi generalisti: quale può essere il punto di equilibrio, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Governatore della Puglia Emiliano?
“Come detto, non siamo contrari ad una riduzione ragionata delle slot, ma un conto è ridurne il numero e un altro è eliminarle completamente. La possibilità che siano in futuro le sole sale dedicate a gestire il settore è fuori da ogni logica. Non si garantisce la lotta all'illegalità, perché il territorio sarebbe troppo scoperto dal punto di vista dell'offerta; non si tutela la salute perché i luoghi dedicati sembrano attirare di più i giocatori troppo aggressivi, o ludopatici; non si tutelano gli interessi erariali perché la maggior parte dei giocatori occasionali che oggi entrano in tabaccheria e giocano alle slot, non si sposteranno nelle sale.
Infine l'idea di togliere il gioco ai tabaccai appare frutto di errate valutazioni: i tabaccai sono infatti rete dello Stato, in virtù di concessioni per la vendita di tabacco e giochi. Le tabaccherie hanno sempre gestito il gioco senza creare problemi e sono abituati a gestire i giocatori evitando possibili eccessi o comportamenti potenzialmente pericolosi. Il Presidente della Regione Puglia Emiliano ha chiaramente evidenziato queste contraddizioni in Conferenza Stato Regioni costringendo il Governo a rimandare l'accordo. Le soluzioni portate avanti dall'Onorevole Baretta sembrano, in questo senso, una forzatura”.
PG/Agipro