Pastorino: "Bene Tar Bolzano, salute si tutela diversamente"
"Dalla lettura di questa sentenza emergono tre aspetti interessanti. Innanzitutto, il tribunale ha constatato un eccesso di potere da parte della Provincia di Bolzano e in genere di enti locali che legiferano sul gioco, tendendo a vietarlo", sottolinea Pastorino.
RISCHIO ILLEGALITA' - "Secondo: i giudici rilevano la mancanza di un'adeguata istruttoria, un problema denunciato più volte dalle associazioni degli operatori e da Sts, con l'assenza di veri studi sulla diffusione del Gap, sul numero dei malati, e sulle conseguenze delle normative adottate. Terzo: i giudici non hanno contestato la priorità della tutela della salute rispetto a quella degli interessi economici degli operatori, ovviamente, ma hanno detto che si dovrebbe verificare se le norme sono veramente utili o peggiorano la situazione. Noi a Bolzano avevamo evidenziato il rischio di un'assenza di effetti benefici sui giocatori problematici e del ritorno all'illegalità. Quando sono tornati i totem e sono aumentati i malati (secondo i dati sulla diffusione del gioco patologico rilevati dall'Astat - Istituto provinciale di Statistica e pubblicati ad ottobre la percentuale di 'giocatori eccessivi' tocca il 4,1 percento, Ndr) molte delle associazioni che all'inizio si erano schierate con la Provincia poi hanno cambiato idea, come La Sentinella (che ha sottolineato l'effetto negativo del distanziometro). Tutto ciò è molto importante e ci dice che la salute si tutela in modo diverso", dice ancora il presidente Sts.
SENTENZE MESSE IN DISCUSSIONE - "Quanto deciso dai giudici del Tar Bolzano potrebbe aprire lo spazio per rivedere altre sentenze contrarie emesse in questi anni, perche spesso i tribunali si sono accontentati di poche dichiarazioni dei Comuni che hanno motivato i loro provvedimenti dicendo che c'erano problemi di salute, ma in modo generico. Invece i numeri vanno verificati e va verificato l'effetto dei regolamenti, è chiaro che se poi dopo qualche mese i malati aumentano invece di diminuire c'è qualcosa che va cambiato. Per questo quanto fatto finora forse non è corretto, come abbiamo denunciato. A molti è sempre sembrato che ci occupassimo solo dei nostri interessi mentre in realtà abbiamo sempre chiesto ai Comuni di occuparci dei problemi di Gap insieme, spesso invano. Il risultato è che il problema aumenta, consentendo anche all'illegalita di rientrare sul mercato a causa del proibizionismo. Ora mi chiedo, possono i Comuni collaborare con chi vende gioco illegale? Forse servirebbe piu attenzione e accordo con chi il gioco lo vende legalmente", conclude Pastorino.
IL COMMENTO DELL'AVVOCATO CARDIA - A commentare la sentenza è anche l'avvocato Geronimo Cardia, legale degli esercenti che hanno visto accogliere il ricorso contro la delibera sui luoghi sensibili del Tar Bolzano: "Abbiamo ottenuto due sentenze storiche che inseguivamo da anni", ribadisce Cardia, dopo la soddisfazione espressa subito dopo la sentenza. "E’ illegale l’effetto espulsivo e dunque il proibizionismo inflitto al gioco legale dalla normativa territoriale. Sapevamo di avere dalla nostra non solo l’intero comparto del gioco legale ma anche l’Amministrazione. Il risultato è a beneficio, dunque, non solo dell’intero comparto industriale del gioco legale ma anche e soprattutto del diritto alla salute, del risparmio, dell’ordine pubblico e del gettito erariale. A questo punto è lecito attendersi un effetto domino su tutta la normativa territoriale, come ampiamente descritto nella raccolta degli articoli in materia dal 2011 al 2016 edito da Gn media 'La questione territoriale' con la prefazione del Sottosegretario del Ministero delle Finanze, con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta".
(Gioconews)