Giochi, fumata nera in Conferenza Unificata. Baretta (Mef): “Tavolo tecnico interlocutorio, nuovo incontro con enti locali prossima settimana”

Lo stallo nei lavori è dovuto all’assenza della rappresentanza delle Regioni: l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, incaricato di portare avanti la trattativa tra Stato ed enti locali, era infatti impegnato su altri fronti.

Durante il tavolo di confronto l’Anci ha ribadito i contenuti del documento precedentemente illustrato: prevedere un distanziometro di 500 metri tra punti gioco e luoghi sensibili valido in tutta Italia, introdurre un’unica autorizzazione delle Questure per sale giochi e agenzie di scommesse e un regime autorizzatorio di competenza statale per l’apertura o il trasferimento delle sale. L’associazione punta a lasciare ai Comuni “la competenza sulla disciplina edilizia speciale in materia di realizzazione e trasformazione delle sale” e, in collaborazione con le Regioni, “la competenza sulla pianificazione territoriale attraverso i piani regolatori e altri strumenti urbanistici”.

L’Anci chiede inoltre di prevedere “un fondo, da quantificare in misura percentuale rispetto alle entrate erariali derivanti dal gettito assicurato da AWP e VLT, da destinare ai Comuni per fini di pubblica utilità”.

Il problema delle distanze dei punti gioco dai luoghi considerati sensibili e le limitazioni orarie per il funzionamento degli apparecchi sembrano essere i nodi delicati da sciogliere. La conferma è arrivata qualche giorno fa dallo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: “In questo momento stiamo lavorando nella Conferenza Stato-Regioni per introdurre nuove norme, come l’obbligo di lontananza delle slot-machine dai luoghi più sensibili”.

Insomma, la tanto attesa Conferenza Unificata tra Stato e Regioni che secondo la legge di Stabilità 2016 dovrebbe porre fine all’eterno conflitto normativo tra governo centrale ed enti locali sembra destinata a diventare una storia infinita.

 

(Agimeg/dar)

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