Slot Bolzano, Pastorino (Sts-Fit): 'Norma pericolosa e ridondante'

 

Non si fermano le proteste di tabaccai e totoricevitori sportivi contro le modifiche alla legge provinciale in materia di dipendenze approvate dal Consiglio Provinciale di Bolzano che prevede il divieto di installare slot nelle tabaccherie del territorio.  Dopo Stefano Sbordoni di Utis a esprimere la posizione della categoria a Gioconews.it è Giorgio Pastorino di Sts-Fit.

 

"Penso che questa norma sia pericolosa e ridondante. L’amministrazione di Bolzano ha adottato un atteggiamento proibizionista nei confronti del gioco pubblico che, se ben gestito, rappresenta invece una risorsa", esordisce Pastorino. "E’ pericolosa in quanto vietare l’installazione delle slot non significa combattere la ludopatia che si sviluppa quando il gioco non è controllato e viene svolto in circostanze abusive o in solitudine (come accade nel mondo dell’online). Evidentemente, è più comodo attaccare le tabaccherie, di cui esiste la mappatura, piuttosto che spingere i giocatori ad avvalersi della rete legale dei giochi".

 

BASTAVA LA LEGGE VIGENTE - In definitiva, prosegue il presidente Sts-Fit, "non ci stancheremo mai di dire che eliminando l’offerta legale del gioco non si eliminano i giocatori. Questi restano e, se non possono più andare a giocare in tabaccheria, si rivolgono al mercato parallelo. La norma, inoltre, è ridondante perché già nel 2010, modificando le regole in materia di esercizi pubblici, l’amministrazione bolzanina aveva prescritto, per gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, il divieto di installazione presso gli esercizi ubicati a distanza inferiore a 300 metri da luoghi sensibili. Tale divieto, quindi, valeva per tutti gli esercizi pubblici autorizzati all’installazione di apparecchi in forza dell’art. 86, comma 3, lett c) del Tulps e sulla sua osservanza il nostro Sindacato ha sempre responsabilmente richiamato i propri associati. Ora, con questa nuova norma (che va modificare un’altra legge, quella in materia di dipendenze) Bolzano ribadisce e puntualizza il divieto di collocazione degli apparecchi nelle tabaccherie sotto distanza da luoghi sensibili, come se non conoscesse le disposizioni già in precedenza emanate".

 

NESSUNA POSSIBILITA' DI DIALOGO - Una decisione promossa dall'assessore provinciale alla Salute, Martha Stocker, arrivata nonostante i tentativi di dialogo lanciati dall'associazione Sts-Fit. "In passato abbiamo cercato contatti con l’assessore che non è sembrata disponibile a discutere la questione. L’ultimo tentativo di approccio lo abbiamo fatto qualche mese fa, dopo aver trasmesso all’assessore Stocker, insieme al Presidente della Provincia Autonoma Kompatscher e al Commissario straordinario per la città di Bolzano Penta, un articolato parere recante osservazioni e proposte dirette a una revisione delle norme provinciali a favore dei tabaccai", ricorda ancora il presidente del sindacato. "Nel documento dimostravamo come i tabaccai sono tra i pochi soggetti in grado di garantire, per via del proprio status di concessionari statali, il giusto equilibrio tra offerta pubblica di gioco tramite apparecchi leciti e tutela dei cittadini, in particolar modo dei minori. Chiedevamo un incontro per instaurare finalmente un dialogo volto a trovare soluzioni condivise al comune scopo di prevenire la ludopatia ma non abbiamo avuto successo. Evidentemente la linea scellerata dell’amministrazione di Bolzano era già stata tracciata". La strada da percorrere, come già in passato, è quella dei ricorsi al Tar. "Naturalmente stiamo valutando ogni azione utile a tutelare i nostri associati nelle sedi che riterremo opportune. Non escludiamo un intervento a più ampio spettro visto che le disposizioni di Bolzano arrecano un grave danno economico e di immagine non solo ai tabaccai ma a tutto il settore, con conseguenze estremamente negative per l’Erario", conclude Pastorino.

 

(Gioconews/fm)

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