Sulla ludopatia “qualche numero è stato dato a casaccio”
“Evitare” di raccontare menzogne alla gente ed “evitare” di ingenerare paure che non hanno ragione di essere, sono stati i moniti conclusivi che la Senatrice ha rivolto in Aula ai Colleghi, nell’ambito di un intervento finalizzato a sensibilizzare il Senato sulla compattezza e sulla razionalità che non possono mai mancare laddove si chiedano alle Finanze Statali dei contributi economici per i Servizi Sanitari, e fortemente critico nei confronti dei “numeri a casaccio” sparati sul fenomeno della ludopatia.
Commentare queste dichiarazioni è forse ultroneo, ma vale la pena di sottolineare come il monito lanciato dal Presidente della Commissione Sanità del Senato sia costantemente violato da tutti i preamboli alle ordinanze sindacali sugli orari delle slot, alle leggi regionali istitutive dei distanziometri, alle mozioni contro il gioco e agli emendamenti legislativi relativi all’inasprimento dei tributi sul gioco lecito.
Dall’intervento della Senatrice emerge una verità che AS.TRO sostiene da tempo, consistente nel fatto che chi “ha a cuore” la cura dei dipendenti da gioco, non deve “creare allarmi”, ma perimetrare il fenomeno con precisione chirurgica per consentire ai Servizi di intervenire “per davvero” e non “per demagogia” o “per ideologia”.
(AS.TRO)