Legge di Stabilità 2015: Via libera alla manovra.

 

 

Sono le principali novità sui giochi approvate con la Legge di Stabilità 2015, che ha ricevuto il via libera ieri in tarda serata, in terza lettura alla Camera. Alcune sostanziali modifiche al testo sono state apportate al Senato con degli emendamenti presentati dal Governo e approvati in commissione Bilancio prima, e dall’Assemblea poi.

 

Arriva la sanatoria per i CTD, la gara del lotto e un contributo annuo di 500 milioni di euro dai concessionari

 

Intento principale della legge è la regolarizzazione fiscale dei CTD, i centri trasmissione dati che raccolgono scommesse senza possedere una licenza nel nostro Paese. “I soggetti coinvolti dovranno presentare entro il 31 gennaio prossimo una dichiarazione di impegno alla regolarizzazione fiscale per emersione (secondo un modello che l’Agenzia delle dogane dovrà preparare entro il 5 gennaio) con la domanda di rilascio di titolo abilitativo, nonché di collegamento al totalizzatore nazionale, anche mediante uno dei concessionari di Stato per la raccolta di scommesse”. La regolarizzazione prevede un versamento mediante modello F24 della somma di 10mila euro, da compensare al momento del versamento dell’imposta unica, come prevede la lettera e dell’emendamento. Le domande prevedono anche l’impegno a sottoscrivere entro il mese di febbraio presso l’Agenzia delle dogane il disciplinare di raccolta delle scommesse. Il disciplinare sarà trasmesso alla Questura dall’Agenzia”.

 

“Le modifiche sono essenzialmente finalizzate a introdurre la possibilità di regolarizzazione di quei punti di raccolta del gioco gestita da operatori che sono privi di concessione statale”, sostiene il governo nella relazione tecnica che accompagnava l’emendamento. La sanatoria “punta a fornire un’opportunità di redenzione” ai CTD,che secondo il governo a questo punto avranno tre chances: “chiudere definitivamente le proprie attività, con dismissione di investimenti e posti di lavoro”,oppure, ” rimanere in un regime di non regolarità, sfidando le capacità dello Stato di costringerli alla prima alternativa”.

 

Ma sarà possibile anche approfittare della terza possibilità offerta dalla legge: “una procedura di emersione e regolarizzazione che finalmente consentirebbe loro in piena legittimità di entrare nei ranghi delle reti ufficiali statali di raccolta del gioco in forma di scommesse”. La platea di operatori interessati può essere stimata in circa 7mila unità.

 

Ipotizzando  – sottolinea il governo- una adesione al 50%, si stima l’incasso di 35 milioni dal versamento iniziale e di ulteriori 187 milioni di euro dalle due rate di imposta unica, tuttavia i CTD avranno poi possibilità di dedurre i 35 milioni iniziali dal pagamento del prelievo: in sostanza quindi lo Stato, nel lungo termine, incasserebbe circa 187 milioni di euro. Chi non aderisce alla sanatoria dovrà pagare – secondo le intenzioni del Governo – un preu triplicato da cui deriverà un potenziale gettito di circa 210 milioni. Da queste due misure quindi il governo stima di incassare 397 milioni circa, una somma che tuttavia è destinata a crescere grazie all’applicazione delle sanzioni a carico dei soggetti che non condonano: nella peggiore delle ipotesi altri 240 milioni di euro che “in questa sede per motivi prudenziali si ritine di non inserire nella stima di maggior gettito”.

 

Tutte le disposizioni in materia di giochi della legge di stabilità "determina un maggior gettito pari a 937 milioni di euro all’anno". Lo ha specificato il nuovo Servizio Bilancio della Camera che ha redatto la relazione proprio Domenica, quando il testo è approdato a Montecitorio per il via libera definitivo.

 

Slot e VLT: Nella Stabilità salta l'aumento del prelievo, ma il governo ritocca gli aggi per incassare 500 milioni di euro l'anno

 

Nella Stabilità approvata ieri in tarda serata dall'Aula della Camera, vengono riscritte molte norme sui giochi. Per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento – slot e videolotterie – il governo ha scelto di cancellare l’aumento del prelievo erariale, ma ha inserito un contributo di 500 milioni di euro annui che dovranno versare i concessionari entro i mesi di aprile e ottobre di ogni anno in proporzione al numero di apparecchi ad essi riferibili. I concessionari ripartiranno “con gli altri operatori di filiera le somme residue disponibili per aggi e compensi rinegoziando i relativi contratti e versando gli aggi e compensi dovuti esclusivamente a fronte della sottoscrizione dei contratti rinegoziati”, si legge nel testo di legge.

 

L’esecutivo chiarisce nella relazione tecnica che accompagna la proposta di modifica, che la revisione della tassazione applicata ai giochi è oggetto dei decreti previsti dalla delega fiscale che sono “peraltro in stadio avanzato in ambito ministeriale”, chiarisce il governo nella relazione tecnica che accompagnava l’emendamento approvato al Senato e che ha determinato le modifiche in questione. “La soppressione sembra in questa logica la soluzione più razionale tenuto conto anche della sua non dannosità in termini di finanza pubblica” dal momento che le previsioni originarie della Stabilità, “neppure sono state stimate in termini di effetti finanziari”. Il governo in sostanza riteneva che l’aumento del preu non avrebbe comunque prodotto ulteriore gettito. Nella relazione tecnica il governo spiega che nel caso delle newslot la filiera percepisce “circa l’11% della relativa raccolta. Per quanto le filiere (…) siano lunghe e articolate le risorse che residuano per aggi e compensi sono pur sempre cospicue specie se si considera che in alcuni casi (ad esempio quelli dei noleggiatori di apparecchi e di esercenti presso i quali gli apparecchi sono installati), al compenso non corrisponde una vera attività lavorativa”.

 

Il governo ritiene che una “riduzione di 500 milioni di euro complessivi di tali risorse pare ragionevole oltre che tollerabile” per i concessionari e gli operatori della filiera, “ciò specie perché tale riduzione abbraccia” sia le vlt che le slot.  L’esecutivo sottolinea quindi come questa norma attui una inversione nel processo con cui sono distribuiti i compensi. “Attualmente sono gli operatori di filiera a dare al concessionario ciò che per lui è pattuito a titolo di aggio e compenso. Questo perché il denaro disponibile viene raccolto dagli operatori di filiera che poi trattenuto quanto loro spettante, consegnano al concessionario la differenza”.

 

Per dare maggiore trasparenza e certezza nei rapporti, invece, l’emendamento prevede che “l’intero ammontare del residuo disponibile per aggi e compensi venga versato dai raccoglitori di filiera ai concessionari i quali poi lo retrocedono a titolo di compenso fra i diversi attori”. A tal proposito il testo prevede che i concessionari potranno rinegoziare i contratti per “adeguarne le clausole sui compensi alla minore somma complessiva disponibile a titolo di aggi”. Oltre all’inversione nella distribuzione dei compensi, la norma “salvaguarderà il diritto dei concessionari ad una loro quota di compenso a fronte di eventuali resistenze da parte degli operatori di filiera”.

 

Giochi: Legge di Stabilità. Lotto, arriva la gara da 700 milioni. Concessione di 9 anni, non rinnovabile e l'aggio scende al 6%

 

Una delle principali novità contenuta nella legge di Stabilità è l’indizione della gara del Gioco del Lotto, anticipata al 2015.

 

L’emendamento prevede che il gioco venga affidato a un unico concessionario – come attualmente – con una durata della concessione di nove anni ma "non rinnovabile". La base d’asta sarà di 700 milioni di euro (350 milioni dovranno essere versati all’aggiudicazione nel 2015; altri 250 nel 2016 all’atto di effettiva assunzione del servizio e il residuo entro il 30 aprile nel 2017).

 

Il governo inoltre, ritocca l’aggio del concessionario e lo fissa al 6% ovvero lo 0,36 punti percentuali in meno. Da quest’ultima misura – si leggeva nella relazione tecnica dell’Esecutivo – “si otterrà una maggiore entrata erariale stimata in via prudenziale in 20 milioni di euro su base annua a partire dall’effettiva assunzione del servizio, il 9 giugno del 2016". Il Governo stima una raccolta del Lotto attorno ai 6,3 miliardi l’anno, questo dovrebbe garantire al concessionario ricavi per circa 380 milioni a esercizio. Il comma di legge “reca una parte consequenziale, volta ad incrementare il Fondo per interventi strutturali di politica economica”, e "il Fondo risulta così incrementato di 350 milioni nel 2015, di 260 milioni nel 2016, di 120 milioni nel 2017 e di 20 milioni a decorrere dal 2018". Tali somme derivano in parte dall’una tantum che verserà l’aggiudicatario, e in parte dalle maggiori entrate – stimate in 20 milioni l’anno – che lo Stato incasserà grazie alla riduzione dell’aggio del concessionario.

 

Giochi: Legge di Stabilità, il governo inasprisce le sanzioni su slot illegali e totem

 

Il governo ha scelto di inasprire le sanzioni per totem e apparecchi scollegati alla rete di Stato. Lo fa con la Legge di Stabilità, approvata ieri sera in via definitiva alla Camera, in terza lettura, riprendendo il testo dell’emendamento di governo che ha riscritto completamente le norme sui giochi. La sanzione passa da 1500 a 3000 euro per apparecchi non allacciato alla rete. La misura è “volta a rafforzare l’azione deterrente verso l’esercizio di gioco con vincite in denaro non collegato alla rete di raccolta statale” scriveva il governo.

 

Giochi: Legge di Stabilità, al MEF "poteri straordinari" per rivitalizzare i giochi che hanno perso appeal

 

La Stabilità – approvata in via definitiva alla Camera, in terza lettura –  chiarisce che qualora raccolta e gettito di alcuni giochi subiscano una flessione “nell’arco dell’ultimo triennio non inferiore al 15% all’anno” il Ministero dell’Economia, su proposta ADM, possa adottare “ogni misura utile di sostegno all’offerta di gioco, incluse quelle che riguardano il prelievo, la restituzione in vincita e la posta di gioco”.

 

Si chiarisce anche che i regolamenti adottati “ai sensi del presente comma non comportano responsabilità erariale quanto ai loro effetti finanziari”. Nella relazione tecnica il governo sottolinea che nel corso del tempo le preferenze  dei consumatori si sono orientate “sempre più verso tipologie a payout elevato (…) questa dinamica si è ripercossa sulla performance di giochi tradizionali e popolari con basso payout incidendo negativamente anche sul rapporto con il saldo erariale. Fino a che i Monopoli hanno goduto dei margini di manovra e di intervento propri di una “azienda di Stato” – scrive il governo –  è stato relativamente semplice porre in essere misure di intervento capaci di adeguare la struttura delle diverse offerte di gioco alle dinamiche concorrenziali e ai ritmi che queste impongono”. Tuttavia, l’accorpamento a un ente pubblico come l’agenzia delle Dogane, “ha mostrato il limite che frena la possibilità di interventi adeguativi”. Questa previsione, spiega l’Esecutivo, mira da un lato a recuperare il gettito che si è perso nel corso degli anni, e dall’altro a restituire alle concessionarie dello Stato quei ricavi che le hanno spinte ad acquisire la concessione stessa.

 

Giochi: Legge di Stabilità, via libera a fondo da 50 milioni per la lotta alle ludopatie

 

Nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, a decorrere dall’anno 2015, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità. Una quota delle risorse, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l’adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta.

 

E’ quanto prevede uno dei commi della Legge di Stabilità in materia di lotta alle ludopatie. Il provvedimento è stato appena approvato alla Camera in via definitiva. “Al fine del monitoraggio della dipendenza dal gioco d’azzardo e dell’efficacia delle azioni di cura e di prevenzione intraprese, l’osservatorio – si legge - è trasferito al Ministero della salute. Con decreto interministeriale del Ministro della salute e del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è rideterminata la composizione dell’osservatorio, assicurando la presenza di esperti in materia, di rappresentanti delle regioni e degli enti locali, nonché delle associazioni operanti nel settore, nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

 

(Agimeg/gr-im)

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