Direzione Nazionale Antimafia: I giochi sono la terza industria del Paese. Alto l'interesse delle mafie

 

"Nel gioco illegale, quale il totonero, il lotto o le scommesse clandestine, le associazioni mafiose hanno trovato storicamente una importante forma di sovvenzione; ma anche nel perimetro legale del gioco si sono verificate importanti infiltrazioni: attraverso di esso infatti la criminalità mafiosa investe, acquisendo ed intestando a prestanome sale deputate al gioco, sia per percepire rapidamente guadagni consistenti (soprattutto se le regole vengono alterate per azzerare le già scarse possibilità di vincita dei giocatori o per abbattere l'entità dei prelievi erariali), sia per riciclare capitali illecitamente acquisiti". La DNA rileva inoltre che nel 2013 si è registrato per la prima volta un calo nelle giocate, nel primo semestre infatti la raccolta si è attestata poco al di sopra dei 42 miliardi di euro, circa due miliardi in meno (il 3,7%) dello stesso periodo del 2012.

 

(Agimeg/ip)

indietro