Primo calo della raccolta dei giochi

Secondo i dati elaborati dall'agenzia specializzata Agimeg, si è avuto il primo saldo negativo in termini di raccolta che si attesta a 85,4 miliardi di euro, oltre 2,1 mld (quasi il 2,5%) in meno rispetto a un anno fa. La spesa effettiva invece cala di circa 700 mln (il 4%) e scende a 16,7 mld.

In calo tutti i giochi, ad eccezione del Lotto che fa registrare un segno più.

Inoltre, il 2013 si dovrebbe chiudere con vincite tornate nelle tasche degli appassionati per 68,8 miliardi di euro. Trend in calo anche per l'Erario che nel 2013 deve rinunciare a circa 150 milioni (il 2,5% in meno sul 2012): in totale incassa poco più di 7,8 miliardi.

In pratica il gettito si attesta poco al di sopra dei livelli del 2008, sebbene l'offerta di gioco sia molto più ampia di allora.

Forte invece la contrazione rispetto agli anni successivi quando il gettito ha sempre superato gli 8 miliardi: tra il 2009 e il 2011 addirittura oscillava tra gli 8,6 e gli 8,8 miliardi per anno.

La spesa per i giochi online, con poker e casinò in testa, rimane stabile rispetto ai valori dello scorso anno, intorno ai 550 milioni di euro.

Crescono le giocate solo - secondo le stime Agimeg - del Lotto e del 10eLotto (6,3 mld nel 2013, +2% circa). Tutti gli altri prodotti sono in perdita invece, a iniziare dalle newslot, tradizionalmente il gioco che incassa di più.

Nel 2013 le giocate delle slot si fermano a 25,1 miliardi di euro, oltre l'8% in meno rispetto a un anno fa. Un crollo che non viene compensato dalle videolottery - le macchine di ultima generazione - che riportano una crescita marginale sul 2012 raggiungendo i 21,6 miliardi di euro.

Calano del 1,2% le lotterie tradizionali e istantanee (circa 9,6 mld di raccolta) e le scommesse sportive che perdono il 5,5% (3,8 mld). Più consistenti le perdite per il bingo (-15,5%, pari a 1,5 mld) e per le scommesse ippiche (-16,5%, 850 mln).

I giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto e simili) lasciano sul campo il 22% delle giocate (per una raccolta di 1,4 mld). Milano è la provincia dove si gioca di più: nel 2013 nel capoluogo lombardo verranno infatti spesi 5,9 miliardi. Sul podio anche Roma (5,3 mld) e Napoli (3,5 mld).

Per singolo gioco, Roma rimane la capitale per il SuperEnalotto, mentre Napoli si aggiudica Lotto e scommesse sportive. Sono ben 18 le province con una spesa per il gioco superiore al miliardo.

 

(Ansa)

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