Tar Lazio conferma la propria competenza sui giochi nel ricorso contro la legge antislot della Liguria
Il giudice romano lo ha ribadito in un’ordinanza emessa sul ricorso discusso nell’udienza di ieri, intentato da una esercente genovese contro il mancato rilascio dell’autorizzazione a istallare quattro slot.
A contestare la competenza del Tar Lazio la difesa del Comune di Genova, una posizione che tuttavia il Collegio ha giudicato infondata “alla luce del disposto di cui all’articolo 135, comma 1, lett. q-quater), nella parte in cui attribuisce alla competenza funzionale inderogabile del TAR Lazio la cognizione sulle controversie aventi ad oggetto i provvedimenti “emessi dall’Autorità di polizia relativi al rilascio di autorizzazioni in materia di giochi pubblici con vincita in denaro”, atteso che il diniego di rilascio dell’autorizzazione impugnato è stato adottato alla luce del disposto di cui al comma 1 dell’articolo 2 della L.R. Liguria n. 12 (n. 17, NdR) del 2012”.
La norma citata è quella che vieta l’apertura di sale da gioco entro una distanza di 300 metri da luoghi sensibili. La norma sarà al centro dell’udienza di merito, già fissata al 5 febbraio 2014.
Il Tar Lazio intanto ha negato la sospensiva all’esercente: “non si ritiene che sussistano, nelle more, i presupposti per l’accoglimento della proposta istanza cautelare sotto l’esclusivo profilo del danno grave ed irreparabile, atteso che si tratta dell’installazione di n. 4 apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lett. a), del T.U.L.P.S. presso un esercizio di rivendita dei generi di monopolio in regolare attività”.
(Agimeg/rg)