Jack Bonora (Direttore Responsabile AGICOS): "Iene: occhio al senzazionalismo"
L'ultimo porta alla luce, attraverso un video in cui un assistente di un senatore parla in forma anonima, un sistema mediante il quale i parlamentari, nelle scorse legislature, sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione. Tra queste anche multinazionali del gioco.
Si parla di Onorevoli e Senatori a caccia di posti in commissioni, che possono poi valere bustarelle contenenti da 1000 a 5000 euro, a seconda dell'importanza del ruolo, atte a stimolare protezione in caso di proposte di leggi sfavorevoli. Il tutto, ovviamente, bipartisan, si parla di esponenti del centrodestra e del centrosinistra. La “gola profonda” è un signore ripreso di spalle, con parrucca, cappello e voce modificata: totalmente irriconoscibile.
Questo non vuol dire che non sia realmente l'assistente di un Senatore, ma, teoricamente, con questa tecnica, si può far dire qualsiasi cosa a chiunque. Vorrei ricordare che “Le Iene” sono quelle del mitico scoop di Pelazza... Ricordate? Il circolo dove si giocavano sit and go da 50 euro, che improvvisamente divenne bisca, i carabinieri che fecero un blitz, ammettendo in seguito di essere stati chiamati dall'inviato, il giocatore professionista che conosceva a malapena il gioco e che se ne è andato via in auto con il Pelazza...
Quindi consentitemi di diffidare. Lo stesso Presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso ha detto che è difficile procedere, vista la forma anonima della denuncia, ma che se il tutto rispondesse alla realtà sarebbe un fatto gravissimo. La Magistratura può intervenire, ma è opportuno che sappiate che un giornalista, pubblicista o professionista che sia, non ha l'obbligo di rivelare l'identità della propria fonte, quindi il tutto potrebbe finire in nulla, sempre che l'inviato fosse iscritto all'Ordine.
La mia idea: queste interviste non valgono nulla, perchè non sappiamo chi le ha rilasciate. La mia opinione: possono essere dichiarazioni rispondenti alla realtà. La mia speranza: che chi prende le tangenti, alla faccia degli italiani che non arrivano a fine mese, finisca in galera.