Anno nero dei giochi, sale chiuse e dilaga il crimine

Secondo un'analisi dell'agenzia specializzata Agipronews, sui dati delle operazioni delle forze dell'ordine e dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, dallo scorso marzo sono state oltre 200 le persone fermate o denunciate per il reato di raccolta illecita di giochi. Sono invece svariate centinaia le agenzie sequestrate che operavano senza la necessaria autorizzazione, almeno un centinaio le 'bische' chiuse e oltre 2 mila gli apparecchi di intrattenimento illegali sequestrati. Inoltre la lista dei siti inibiti pubblicata Adm, quelli cioè che operano nell'illegalità, ha superato quota 9 mila unità, oltre 300 in più rispetto al mese di marzo 2020. "Molteplici indagini - ha
spiegato De Raho - hanno dimostrato quanto il gioco illegale sia un indotto gestito dalle mafie e dalla 'ndrangheta" e come sia "necessario incrementare il gioco autorizzato per sottrarre risorse alla criminalità organizzata e monitorare in modo puntuale tutta la filiera".


Nel 2020, il settore legale dei giochi e delle scommesse ha fatturato 12,5 miliardi di euro, con un calo superiore al 30% rispetto all'anno precedente; un trend che, con il perdurare delle restrizioni, è destinato a peggiorare ulteriormente anche nel 2021. Come dimostrano già i dati di gennaio: gli incassi per entrate del bilancio dello Stato da lotto, lotterie ed altre attività di gioco sono stati pari a 150,8 milioni di euro (-78,7% rispetto ai 710 milioni di gennaio 2020).

Praticamente azzerato, come riporta Agipronews, il prelievo erariale applicato su slot e vlt: solo 8.400 euro a fronte dei 540 milioni dello scorso anno, il 100% in meno.

La speranza di operatori e gestori è ora quella di poter rialzare le saracinesche il prima possibile, garantendo gli standard di sicurezza sanitari richiesti dalla normativa, come ribadito nella manifestazione unitaria di due settimane fa a piazza del Popolo. "Il lavoro non è un gioco", lo slogan riecheggiato nel cuore di Roma.

 

(Ansa

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