Pastorino (Pres. STS) ad Agimeg: “Anche se siamo stati i primi a poter rioffrire i giochi, i problemi della rete dovuti a queste emergenza sono ancora tanti”
“Le tabaccherie comunque sono rimaste aperte e hanno già adottato le misure necessarie per l’emergenza sanitaria. Questo non vuol dire però che i giochi siano immediatamente fruibili, occorrerà capire quanti clienti potranno accedere alla sala e quanto potranno stazionarvi”.
Per Pastorino però occorre pensare anche alla fase 3, “c’è il rischio che con il prossimo inverno il virus possa tornare a diffondersi. E’ impensabile credere che si possa chiudere di nuovo tutte le attività produttive. Dovremo essere più rigidi nelle misure di sicurezza, certo, ma dovremo continuare a lavorare. E non c’è nessuna contrapposizione tra le tabaccherie e le altre sale da gioco” – ha sottolineato Pastorino riferendosi al fatto che le tabaccherie saranno i primi esercizi a poter offrire giochi e ha censurato la pausa che è stata imposta anche ai giochi numerici – “Alla fine per convalidare una schedina ci vuole lo stesso tempo necessario a pagare una bolletta”.
Il presidente di STS, per quanto riguarda i problemi delle aziende di gioco a rapportarsi con le banche, ha dichiarato che: “Non riesco a capire come le banche possano rifiutare un finanziamento e l’apertura di un conto corrente a una società che svolge un’attività per conto dello Stato. Comunque l’ottimismo deve essere una caratteristica di chi come noi riunisce le aspettative di un importante settore, ma c’è molto lavoro da fare e per questo ci vogliono altri strumenti che non siano i soli finanziamenti. Molte imprese sono già indebitate e così lo saranno ancora di più”.
(Agimeg/lp)