Italo Marcotti (Federbingo) ad Agimeg: "Nelle sale Bingo problemi strutturali per una rapida riapertura, ma i lavoratori devono essere tutelati come quelli di altri settori"

"Il settore dell'intrattenimento sarà l'ultimo a ripartire, poiché non è facile trovare l'equilibrio tra i profitti e la sicurezza del personale e dei consumatori. Non posso immaginare che nei nostri locali le persone debbano avere obbligatoriamente i dispositivi sanitari ed essere distanziati socialmente, non sarebbe più la stessa cosa. Il bingo non è un gioco singolo, ma c'è un alto livello di socializzazione che verrebbe meno con tutte le misure sanitarie che dovrebbero essere attuate. Stiamo cercando di trovare una soluzione, ma neanche il gioco con i terminali elettronici è praticabile, perché diventerebbe freddo e i nostri utenti sono abituati al calore delle cartelle. Le sale bingo in Italia sono 198 e danno lavoro a 10.000 lavoratori che devono essere tutelati esattamente come quelli di altri settori."

"Siamo sempre stati trattati come membri di una filiera di serie B, ci hanno dipinto sempre in modo negativo ma noi offriamo gioco legale e dovremmo essere visti come un baluardo contro tutte quelle attività di gioco illegale. Infine, il coronavirus ha imposto una serie di limitazioni a tutte le imprese, e la mia speranza è quella che ora tutti possano comprendere che non è possibile svolgere un business avendo le ali tarpate."

ac/AGIMEG

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