Risso ad Agimeg: “Grazie anche al sostegno del Gruppo Italia Viva il Governo si è impegnato a valutare le nostre proposte per garantire liquidità alla rete in questo momento di crisi”
Il Senato si è infatti impegnato a valutare le istanze FIT per garantire liquidità alla rete grazie ad interventi su Lotto e tabacco. Insomma un’attività a 360° gradi per garantire un futuro ad una rete molto provata dall’emergenza Coronavirus, ma sempre in prima linea per il servizio ai cittadini e molto importante per le casse dello Stato. Di questi impegni che stanno coinvolgendo la FIT, Agimeg ne ha parlato in una esclusiva intervista con il presidente Giovanni Risso.
Presidente il 3 aprile scorso ha annunciato la presentazione di un Ordine del giorno per lo slittamento dei pagamenti di lotto e imposte sui tabacchi. Il Governo si è impegnato a valutarlo. Qual è la finalità?
Nella seduta fiume notturna di martedi 7, chiusasi nella prima mattina di mercoledì 8 presso l’aula del Senato, sono state recepite le nostre istanze portate avanti dal Gruppo Italia Viva. Vedremo come il Governo, che si è impegnato a valutare le proposte avanzate, darà seguito alle nostre aspettative che sono ovviamente, in questo momento difficile, di maggiore liquidità per superare la crisi.
Molti tabaccai chiedono come tali misure possono essere utili alla categoria. Le chiedo come promotore di questa misura di spiegarci il meccanismo che libererebbe liquidità.
Partiamo dall’OdG n.131 da cui tutto ha origine. Innanzitutto abbiamo preso in considerazione due settori: lotto e tabacco che hanno grande rilevanza per la categoria. Partiamo dal lotto. Nello specifico, si prevede che alla ripresa del gioco, che auspichiamo sia a maggio (quando è stato scritto la raccolta non era stata bloccata), i riversamenti delle settimane fino al 15 giugno siano sospesi e vengano rimborsati entro il 31 dicembre 2020 secondo le istruzioni che darà ADM senza interessi.
La parte sul tabacco sembra molto più articolata, come mai?
I riversamenti del tabacco non sono effettuati direttamente all’erario ma passano attraverso un depositario autorizzato che a sua volta ha acquistato i tabacchi dai produttori e che ha anch’esso tempi di riversamento delle imposte molto stringenti. Occorre quindi un provvedimento di filiera. Abbiamo allora chiesto allo stato di consentire al Depositario di non riversare le accise e l’IVA sul tabacco in modo che possa venderli a noi al costo della cosiddetta quota fornitore pari a circa il 14% del valore. Fatto 100 il valore della levata, il tabaccaio paga 14 ma vende a 100 di cui 10 di aggio di sua competenza e 76 di imposte che riverserà entro novembre 2020 e che nel frattempo può utilizzare come liquidità aggiuntiva. Il depositario a sua volta incasserà entro il 15 novembre dai tabaccai e riverserà entro il 30 novembre.
Chi stabilirà le regole per il riversamento?
Nella nostra proposta, modalità e termini sono rimandati a un decreto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Agimeg.