Pucci (Astro):"La politica dovrà dirci come ripartire, ma se le chiusure si protraggono il rischio per il comparto è grande. I gestori una grande categoria che tuteleremo in tutti i modi”
E' quanto ha detto Massimiliano Pucci, Presidente di Astro, nella diretta Facebook con il direttore di Agimeg, Fabio Felici, su cosa occorra nell'immediato al settore del gioco pubblico per cercare di reggere l'impatto dell’emergenza Coronavirus.
"Il nostro settore lavora da sempre con i distanziometri, abbiamo esperienza di distanziamento sociale. Ma i pubblici esercizi, i bar e i ristoranti non possono aspettare mesi e mesi per riaprire. Come gestori siamo pronti a fare la nostra parte, auspicando che il settore non sia preso nuovamente di mira da certi facili populismi e battaglie contro il gioco. Conosciamo bene parole come epidemia e pandemia, utilizzate spesso contro di noi. Dopo la fine dell'emergenza sanitaria auspichiamo che non vengano più utilizzati per definire il nostro settore, ora che si ha consapevolezza di cosa sia veramente una epidemia".
Per il Presidente di Astro tuttavia "il Dl Cura Italia e il Dl Imprese riguardano tutte le aziende, quindi anche le nostre, ma non servono per ripartire. Attendiamo altri provvedimenti ad hoc: dobbiamo capire se la politica vuole tenerci o scartarci, nel secondo caso salta il comparto del gioco legale. La politica dovrà dirci come ripartire, ma se le chiusure si protraggono il rischio per il comparto è grande. Mi aspetto che i prossimi misure sul gioco riguardino la prevenzione, i divieti hanno dimostrato che non portano da nessuna parte. Il gioco è una fonte importante di finanziamento per lo Stato, deve essere trattato come tutti gli altri settori industriali. Come associazione stiamo lavorando con grande impegno, come sempre, per sostenere i diritti dei gestori. Questi ultimi sono la categoria più bella al mondo e non ho mai visto tanti imprenditori darsi appuntamento tutti i giorni con le chat per condividere problemi e speranze”.
Spazio infine a una lodevole iniziativa promossa da Astro, la campagna di raccolta fondi per lo Spallanzani di Roma: "Abbiamo dato il via a una raccolta fondi che ha portato oltre 120 mila euro la per ricerca dello Spallanzani. Abbiamo unito i nostri imprenditori e i loro dipendenti, abbiamo ritrovando un senso di comunità. Ed anche se adesso le aziende ed i lavoratori del gioco non hanno entrate, non ci hanno pensato un attimo a dare quello che possono per sostenere la ricerca che ci potrà portare fuori da questa terribile emergenza", ha concluso Pucci.
cr/AGIMEG