I tabaccai non "mollano" le slot Annunciato ricorso al Tar contro l'ordinanza del sindaco di Ventimiglia che limita gli orari di gioco

La Federazione Italiana Tabaccai depositerà un ricorso al Tar per chiedere l'annullamento dell'ordinanza firmata dal sindaco Enrico Ioculano che prevede la riduzione degli orari dí gioco delle slot. Ma la battaglia, preannunciata ieri dal Presidente Nazionale dell'associazione di categoria Giovanni Risso, coinvolgerà anche tutti i tabaccai liguri pronti, in massa, a scendere in piazza e protestare «sotto le finestre dell'ufficio di Ioculano». Accadrà entro due settimane, giusto il tempo di organizzare la manifestazione.

«La nuova disciplina degli orari di funzionamento degli apparecchi decisa dal sindaco - commenta Risso - vieta il gioco legale nelle tabaccherie e non aiuta assolutamente i giocatori problematici. Il provvedimento rappresenta il trionfo della demagogia: colpisce coloro che hanno nei confronti del gioco un atteggiamento sano, affossa le nostre attività, crea gravi disagi a tutti lavoratori del comparto».

Secondo la FIT la decisione di Ioculano «è una contraddizione. Provocherà danni senza centrare l'obiettivo dichiarato: la tutela della salute pubblica». Spiega Risso: «L'ordinanza stabilisce che si può giocare alle slot solo di notte. Ciò determina una lunga serie di problemi a carico degli addetti Prevista anche una manifestazione in piazza e sotto l'ufficio del sindaco ai lavori e dei cittadini. Gli operatori devono forse adottare un orario di 24 ore, pagando gli straordinari ai dipendenti e sfidando i rischi connessi alla sicurezza? Le tabaccherie sono attività a rischio continuo di furti e rapine già durante il giorno, figuriamoci nelle ore notturne nelle quali droga, prostituzione, alcool diventano i principali protagonisti. Ioculano pensa che tenendo spente le slot di giorno dona alla sua città un'immagine pulita e bucolica. Non sono le slot il problema». I tabaccai, comunque, si adegueranno «per ora» all'ordinanza. «Abbiamo dato indicazione ai nostri associati di rispettare gli orari fino a quando saranno in vigore. Le leggi vanno rispettate. Ciò non toglie che adiremo a vie legali per ottenere l'annullamento dell'ordinanza. Se anche un solo tabaccaio dovesse subire di notte un furto o una rapina o fosse costretto a dover licenziare un dipendente per via del mancato introito derivante dal provvedimento comunale, chiederemo i danni direttamente al sindaco». Risso non apprezza, comunque, nemmeno le dichiarazioni favorevoli al provvedimento espresse da Confesercenti: «Difende il sindaco ma non gli esercenti che rappresenta. È davvero un paradosso».

(La Stampa - Ed. Imperia-Sanremo- Loredana Demer)

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