Proroga legge gioco Puglia, la filiera: "Ora confronto vero"
Dopo il sì del Consiglio regionale della Puglia alla proroga della legge sul gioco per sei mesi, ecco i primi commenti dei rappresentanti del settore raccolti da Gioconews.it.
A esprimere soddisfazione per la decisione del Consiglio è il presidente di Acadi, Geronimo Cardia, "per la coralità anzitutto e la coesione dimostrate dall'intero comparto". "Dalle motivazioni della proproga - spiega - si evince che si tratta una azione responsabile, non per spostare in avanti il problema ma per capire dove risiede l'errore tecnico della norma e rimuoverlo, allo scopo di giungere a una tutela concreta senza ledere i diritti dei lavoratori e delle imprese del comparto legale".
Giuseppe Bagnato del Sindacato Totoricevitori Sportivi sottolinea: “Sicuramente è una proroga che ci consente di metterci in contatto in maniera più approfondita con la politica locale, affinché ci dia risposte sulle esigenze di tutti. I sei mesi possono essere pochi o tanti, dipende dalla reale volontà di fare un testo di legge che compendi tutte le necessità delle parti in causa. Abbiamo chiesto il confronto più volte, lo riformuleremo alla luce di questa legge, saremo ben felici se questo tavolo di confronto sarà aperto veramente. Finora è mancata la volontà politica”.
Così Fabio Biondo, dell'associazione As.Tro: “La proroga ci soddisfa relativamente perché ci lascia nell'incertezza. Nei prossimi sei mesi bisognerà capire cosa accadrà, se si potrà incidere magari con la presentazione di nuovi emendamenti; dal mondo politico si sono detti disponibili a istituire un tavolo con la terza commissione e i soggetti della filiera e chiarire meglio i problemi legati al Gap causati dal distanziometro. Molto importanti poi sono i commenti di tanti politici presenti al consiglio che per primo hanno definito il distanziometro iniquo o dannoso per i giocatori compulsivi. Già nei prossimi giorni chiederemo audizioni alla terza commissione per cercare qualcosa di più chiaro su cui lavorare”.
Domenico Distante, della delegazione Sapar per la Puglia, non nasconde il suo forte disappunto: “Sono molto deluso, ciò dimostra la mancanza di rispetto della dignità delle persone e delle aziende, non si è voluto intervenire seriamente. Non va bene tenerci sulla brace per altri sei mesi, tutti si devono assumere le proprie responsabilità. Sono stanco per tutto quanto messo in campo in questi mesi, c'è una grande ipocrisia. Questi mesi non servono a nulla, non è quello che ci aspettavamo”.
(GiocoNews/fm)