Piemonte, la protesta degli operatori del gioco. Pastorino (Sts) a PressGiochi: “No ai distanziometri, usiamo strumenti diversi per tutelare i cittadini”

Credo che più di un consigliere si sia accorto che quel provvedimento non funziona, nonostante ci sia poca disponibilità a tornare indietro.

Non credo che la legge vada cancellata, ma potremmo fare un discorso diverso visto che lo scopo della norma è condiviso da tutti, ovvero la tutela della salute dei cittadini.  Gli strumenti adottati come i distanziometri hanno dimostrato di non funzionare, anzi hanno peggiorato il problema causando gioco illegale e perdita del controllo del giocatore. Dall’altra parte, è nato un problema di ordine pubblico per la sostituzione dei congegni legali con quelli illegali.

Dobbiamo trovare strumenti diversi. Serve la formazione adeguata degli operatori che vendono gioco, servono campagne informative presso le scuole, serve utilizzare la tecnologia per monitorare il giocatore inserendo dei limiti e blocchi della macchina. Ci sono molti strumenti che si possono utilizzare mantenendo in piedi il sistema del gioco legale.

Inoltre, un aspetto che non viene considerato è che il giocatore ricorre troppo tardi ai servizi sanitari. Mediamente passano tra i tre e i cinque anni. Intervenire prima e in maniera efficace potrebbe essere compito degli operatori ed esercenti grazie ad un accordo con il sistema sanitario che permetterebbe di intervenire direttamente con i soggetti segnalati da chi vende il gioco”.

 

(PressGiochi)

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