Emilio Zamparelli, presidente di STS, è intervenuto a SiGMA Central Europe 2025 durante il panel “Italy’s grand gaming reform, where do we stand?”. Moderato da Geronimo Cardia, l’incontro ha messo al centro la riforma del gioco in Italia: “Le radici del gioco pubblico in questo paese sono nella rete generalista. Ma ultimamente c’è poca attenzione a questo aspetto, la parte storica del gioco è la rete generalista che ha sempre rappresentato presidio di legalità, ma è stata dimenticata“.
“È un momento storico per il nostro Paese, siamo a tempo scaduto, la rete generalista è stata quella maggiormente penalizzata da distanziometro e fasce orarie. La rete terrestre è stata penalizzata soprattutto durante il Covid, quando è stata la prima a chiudere e l’ultima ad aprire. Meritiamo quindi una seconda possibilità e il riordino è un’occasione. Siamo il presidio sul territorio, ma a questo riordino è legata anche la sopravvivenza di migliaia di famiglie perché la rete generalista è formata da piccoli esercizi a gestione familiare e se non facciamo un riordino efficace, probabilmente non creiamo solo un danno al consumatore ma anche a migliaia di famiglie che vedrebbero la loro attività finita”.
“Quindi il momento è storico, cruciale, credo che la politica debba tenere conto di questo momento, è necessario intervenire mettendo da parte quegli strumenti di regolazione che non sono serviti a nulla. Distanziometro e fasce orarie sono stati strumenti inefficaci. Ma visto che si continua a parlarne, forse il riordino non parte nel modo migliore”.
“Qualche anno fa la seconda estrazione del Lotto nacque per il restauro dei beni culturali del nostro paese e oggi potremmo fare la stessa cosa: dare agli enti locali una parte delle entrate erariali per fini culturali e sociali. Del resto basta vedere cosa succede in Svizzera, dove le entrate del gioco vengono utilizzate dai cantoni per il bene del territorio, per opere e iniziative legate al territorio di carattere culturale e sociale. Ridarebbe al gioco quella dignità che merita, il tutto a tutela del cittadino e delle nostre comunità. Ogni negozio generalista che chiude, significa meno sicurezza e meno servizi per i cittadini, ci auspichiamo quindi che il riordino dia certezza a questa rete”.
04/11/2025, Da lb/AGIMEG


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