STS ricorre alla Corte dei Conti

 E di fatti, tali provvedimenti comportano un ingente perdita direttamente allo Stato, e non alle amministrazioni locali che pure hanno emanato i provvedimenti stessi. Ecco perché il Sindacato Totoricevitori Sportivi ha promosso degli esposti formali alla Corte dei Conti delle regioni Lombardia, Veneto e Piemonte. Altri ne seguiranno. La notizia è stata ampiamente ripresa dalla stampa nazionale, e in particolare dal quotidiano “La Stampa”: leggi nella sezione "Notizie dalla stampa" l’articolo contenente le parole del Presidente Nazionale STS, Giorgio Pastorino, che ha sottoscritto personalmente gli esposti.

Un’iniziativa importante, quella presso la Corte dei conti, che è un atto dovuto: forte del pieno supporto della Federazione Italiana Tabaccai, è ormai chiaro che il STS sta percorrendo ogni strada utile a tutelare gli interessi della categoria e dell’erario.

Sul nostro sito, sempre nella sezione "Notizie dalla Stampa", troverai anche l’articolo comparso su “Il Fatto Quotidiano” relativo alla questione dei canoni del Superenalotto e gli altri Giochi a Totalizzatore Nazionale, che saranno messi a gara nel 2017 al fine di assicurare la partenza della nuova concessione nel 2018.

Dalle righe del quotidiano, il Presidente Pastorino ribadisce la nostra assoluta contrarietà a qualunque imposizione di canoni ai ricevitori da parte del concessionario. Peraltro l’attuale concessionario, a sua volta intervistato in materia, ritiene che i canoni siano sacrosanti in quanto i ricevitori ricevono un aggio dell’8%. Noi ricevitori ben sappiamo che l’aggio riconosciuto è analogo all’aggio riconosciuto per altri giochi e che la differenza la fa la capacità del provider di sviluppare il gioco e la raccolta sulla quale viene applicato. Va da sé, visto il calo verticale della raccolta, che l’aggio sul superenalotto è esiguo e a malapena copre quando li copre, i costi connessi ai canoni.

 

 

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