Controlli esasperati nelle tabaccherie
Anche per gli incaricati ai controlli, conferire un nulla osta al libero esercizio del gioco può risultare frustrante. Il rilascio di una licenza per il collocamento delle slot in tabaccheria, ad esempio, può comportare qualche prurito al Sindaco (o al Questore in alcune regioni a statuto speciale) pur in presenza dei requisiti e delle condizioni prescritte in capo al richiedente.
Cosicché, è successo che gli agenti della Polizia di Stato, incaricati di verificare lo stato di una tabaccheria che aveva fatto richiesta di licenza per l’installazione delle slot, non avendo trovato alcun impedimento che avrebbe comportato il rigetto dell’istanza, sono andati a cercare il pelo nell’uovo. Hanno infatti intimato alla titolare di rimuovere dalla vetrina una vetrofania informativa che, pregiudicando la corretta visibilità del locale e della slot dall’esterno, avrebbe potuto - a loro avviso - rappresentare una condizione ostativa al rilascio della licenza di PS.
Una intimazione che, non trovando alcun fondamento nella normativa nazionale in materia, appare piuttosto una presa di posizione generata dal pregiudizio, evidentemente nutrito dagli stessi Agenti di Polizia, nei confronti delle slot.
Come al solito, si continua a tartassare i tabaccai con moltitudini di controlli che sfiorano l’eccesso, e si lascia correre sul dramma dei giocatori che consumano la loro esistenza rinchiusi nel buio delle sale VLT, queste sì del tutto invisibili dall’esterno, come paradossalmente consente la legge.