Parola d'ordine: migliorare tutelando la rete terrestre


Risultati: un numero molto elevato di apparecchi da intrattenimento installati ovunque, anche in realtà commerciali non qualificate in fatto di giochi; sovraesposizione sociale del pericolo ludopatico; reazione legislativa abnorme degli enti locali; pregiudizi negativi nei confronti degli operatori del settore; spazi sempre più ampi lasciati allo sviluppo del gioco irregolare.


Il risultato è la perdita di lucidità nella gestione della materia.

 

È giunto quindi il momento di fare ordine – secondo il Sottosegretario – ristabilendo il giusto equilibrio tra interesse erariale, tutela della salute e salvaguardia di tutti i soggetti a vario titolo costituenti la filiera di raccolta del gioco legale.

È un lavoro complesso che richiederà qualche sacrificio e molto senso di
responsabilità da parte di tutti. I tabaccai ricevitori sono pronti a fare la loro parte ma non sono disposti ad accettare misure che li costringerebbero a un’esistenza ai limiti della sopravvivenza.


Il rischio che si continui su questa strada è reale: tanto per fare un esempio, una bozza circolante del decreto prevede, tra i contenuti minimi dei contratti tra concessionario ed esercente, che il legittimo recesso da parte dell’esercente abbia come contropartita l’obbligo di indennizzare (per quale danno?) il concessionario.


IMPROPONIBILE!


Su questo e altri punti controversi del provvedimento la replica STS al Governo è pronta, così come siamo pronti a ribadire le nostre istanze alle commissioni parlamentari che esamineranno a breve il decreto.

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