Canoni Sisal: i ricevitori sul piede di guerra
“Migliaia di tabaccai – ha continuato Baglivo – oggi pagano di canone più di quanto incassano come aggio. Non solo: facendo la media matematica, i ricevitori italiani, una volta pagato il canone richiesto da Sisal, percepiscono un aggio reale del 1,59% contro l’8% che dovrebbe essere pagato per legge. Ossia quanto regolarmente corrisposto loro per il Lotto, i Gratta e Vinci e il Totocalcio. È giunto il momento di dire basta!”.
Il Sindacato Totoricevitori Sportivi ha quindi conferito mandato a un prestigioso studio legale per intraprendere ogni azione utile volta ad ottenere il blocco del pagamento dei canoni e la restituzione di quelli illegittimamente prelevati da Sisal sin dal 2009.
Come primo passo, sarà inviata a Sisal una formale diffida di sospensione entro il 31 maggio prossimo. Qualora ciò non accada, STS annuncia sin da ora che si rivolgerà all’autorità giudiziaria.
Tale iniziativa consentirà di vedere riconosciuto un principio che – una volta sancito dal giudice – rappresenterà un precedente utile per l’intera categoria dei ricevitori dei giochi numerici a totalizzatore nazionale.
È questo l’ultimo atto in ordine di tempo di una battaglia che vede impegnati oltre 20.000 tabaccai ricevitori, pronti a sostenere STS e a intraprendere la stessa strada oggi aperta dal Presidente Nazionale STS, Giovanni Baglivo.