Un controsenso... esemplare

 

A nostro giudizio, la notizia sta nel fatto che i rapinatori non hanno intimato al titolare della sala di consegnare loro l’incasso – come avviene nella maggior parte delle rapine – bensì sono andati dritti al bancomat installato all’interno della sala, lo hanno smurato e se lo sono portato via con tutto il suo contenuto di oltre 50.000 euro.

A questo punto, qualcuno dei nostri lettori potrebbe ancora chiedersi: “va beh, ma dov’è la notizia?”.

La notizia sta nel fatto che all’interno della sala fosse installato un bancomat che, si badi bene, è cosa ben diversa da un semplice cambiamonete. È un vero e proprio sportello bancario dal quale, i giocatori in questo specifico caso, possono prelevare somme anche considerevoli senza pensare che, in quello stesso momento, stanno assottigliando in uguale misura il proprio conto corrente.

E allora, ecco la notizia e, con essa, il grande paradosso: ci sono provvedimenti comunali che vietano l’installazione delle newslot in esercizi ubicati nelle vicinanze di bancomat e non c’è una legge che vieti l’installazione di bancomat all’interno stesso delle sale da gioco!

Secondo questa strampalata logica, è opportuno vietare le newslot nei locali prossimi ai bancomat mentre non è sconveniente la loro presenza direttamente dentro il luogo di offerta del gioco! 

È chiaro ed evidente che c’è qualcosa che non va in tutto questo.

Ed è altrettanto chiara ed evidente l’esattezza di quanto il nostro Sindacato, da sempre, afferma: i rischi legati al gioco non si esplicano all’interno delle nostre aziende – ancorché vicine a qualche sportello bancomat – bensì nelle sale gioco e VLT e nel web.

Per la cronaca, i rapinatori di cui sopra, alla fine, sono stati acciuffati dai Carabinieri e messi in carcere. 
 

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