Sisal e Snai: per il canone scommesse di novembre solo una sospensione

Diciamo subito che, sebbene in qualche modo apprezzabile, si tratta di un sostegno labile in quanto consistente, in entrambi i casi, nel semplice rinvio del pagamento del canone scommesse di novembre. Significa che, prima o poi, Sisal e Snai addebiteranno questo costo ai ricevitori. Niente a che vedere, insomma, con la scelta coraggiosa di Lottomatica Scommesse di accollarsi interamente i costi relativi al canone di manutenzione di novembre, costi di cui non sarà chiesta la restituzione.

Nello specifico, la Sisal ha provveduto a “sospendere l’addebito di tutti i costi relativi alle scommesse sportive e ippiche per il mese di novembre”. Si tratta, in pratica, del canone previsto dal relativo contratto che viene di norma prelevato in automatico ogni inizio mese.

Per quanto riguarda la Snai, il supporto arriva invece in veste di dilazione dei versamenti dovuti a titolo di canoni. Nello specifico, i ricevitori dovranno versare nei tempi e modalità ordinarie solo il 50% dell’importo relativo ai corrispettivi sulle scommesse della settimana precedente alla chiusura e di quelli relativi alle AWP per la quindicina ricadente nel periodo di chiusura (6/11 – 3/12/2020). Per il restante 50% dei suddetti importi la Snai ha programmato una dilazione settimanale che partirà dalla settimana successiva a quella in cui avverrà la riapertura dei giochi.

È giusto ribadire che Lottomatica ha cancellato il canone di manutenzione per il mese di novembre, facendosene carico in luogo dei ricevitori, mentre Sisal e Snai ne hanno solamente posticipato il pagamento. Insomma, sebbene in forme diverse, i maggiori concessionari vengono incontro ai ricevitori di scommesse che, dopo il lungo stop invernale, complice anche l’avvio dei campionati di calcio, avevano ripreso gradualmente il ritmo.

Ora, in un momento in cui il Paese è tornato a navigare a vista verso un orizzonte indefinito, l’alleggerimento dei costi di gestione può risultare utile per il sostentamento dell’attività.

Siamo consapevoli di essere pur sempre di fronte a rimedi temporanei che potranno soltanto alleviare la sofferenza delle nostre aziende, non cancellarla. Il raggiungimento di un simile risultato non potrà prescindere da un intervento del Governo, intervento che FIT e STS hanno espressamente richiesto, come fatto anche da altre componenti del settore.

Ma questo è un altro ambito di azione.

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