Lettera di Giovanni Risso ai tabaccai
E tutti noi dobbiamo essere consapevoli che non è in pericolo il nostro sistema distributivo, ma l’intero “sistema Paese” e con esso tutto il sistema produttivo e distributivo nazionale.
Sono in difficoltà i commercianti che alzavano la serranda accanto a noi e che ora la devono tenere giù. Sono in difficoltà le fabbriche che, non rientrando nelle filiere produttive essenziali, stanno bloccando gli stabilimenti. Sono in difficoltà tutti gli operatori economici anche quelli a noi vicini, che a loro volta non sono in condizioni di concederci quanto vorrebbero. Sono in difficoltà i nostri clienti che andranno in cassa integrazione o che perderanno il lavoro. Siamo in difficoltà tutti noi. Quando tutto sarà finito ripartiremo dalle macerie, economiche e non fisiche, ma sempre macerie. Il nostro solo obiettivo ora è cercare di arrivare a quel momento tutti insieme senza lasciare indietro nessuno. Non sarà facile perché molto di quello che abbiamo costruito sarà da rifare da capo. Dovremo trovare lo spirito del secondo dopoguerra fatto di lavoro e solidarietà, di sacrificio e speranza. Non ci sarà tempo e forza per piangere. Ecco perché accettiamo di buon grado le lacrime di oggi anche quando accompagnate da parole che magari vanno sopra le righe. Come Vostri rappresentanti abbiamo infatti il compito di raccogliere richieste e mal di pancia per trasformali in istanze alle Istituzioni. Cosa che abbiamo puntualmente fatto (vedi allegato). Ci tengo a sottolineare che anche in questo frangente tutta la FIT, dal primo all’ultimo rappresentante sindacale, dal primo all’ultimo dipendente, ha continuato a lavorare per i tabaccai. Abbiamo prima di tutto continuato a fornire assistenza a tutti, mettendoci a disposizione e cercando di salvaguardare il più possibile gli interessi dei tabaccai. Sommersi di richieste abbiamo risposto telefonicamente ove non si riusciva in tempo a scrivere. Unici a farlo, monitoriamo ogni giorno le ordinanze regionali e comunali per aggiornarvi in tempo pressoché reale su come la situazione si evolve a livello locale. Già da subito abbiamo parlato con le Istituzioni, abbiamo gestito con il Monopolio la questione delle chiusure delle tabaccherie più esposte, abbiamo cercato di assecondare le richieste, non sempre coincidenti tra loro, dei nostri associati ottenendo la facoltà di fatto alla chiusura. Abbiamo dispiegato tutte le nostre forze verso i partner commerciali e verso le Istituzioni sebbene con la consapevolezza che in una situazione drammatica come quella attuale le stesse Istituzioni non sappiano più a chi dare retta perché farsi ascoltare in tempo di guerra è più difficile che in tempo di pace. Voglio comunque riassumere nelle pagine sottostanti il lavoro svolto che credo esprima meglio di ogni altra cosa, il senso di profonda devozione mio, di tutti i rappresentanti sindacali e di tutti i nostri dipendenti verso la categoria.
Sempre vicino a voi tutti.
Giovanni Risso