Il mondo del gioco lo vogliamo così!

Ad andarci di mezzo, tanti giocatori incolpevoli che, tra macchine irregolari e allibratori infedeli, cadono in continue truffe.

Ma nell’apparato perverso messo in piedi dalla criminalità rischiano di restare invischiati anche gli esercenti. Dai dettagli dell’operazione “Mafiabet” emerge che l’associazione criminosa aveva imposto la collocazione di congegni illegali in diversi esercizi del trapanese. Il rifiuto a “collaborare” era fuori discussione, a costo di conseguenze pesantissime.

Insomma, il sistema coattivo messo in piedi dagli arrestati impediva di fatto a chi avesse un negozio di prossimità di offrire alla clientela i prodotti di gioco legale. Ora, grazie ai Carabinieri, questi ultimi potranno riprendere terreno partendo proprio dagli esercenti che, affrancati dall’indegno giogo, avranno finalmente la possibilità di installare gli apparecchi legali collegati alla rete dello Stato; a quel punto, i cittadini, nelle loro attività di svago, godranno della garanzia data dalle regole trasparenti fissate dal legislatore.


È così che deve essere, e che vogliamo che sia, il mondo del gioco.

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