Si è concluso ieri a Roma l’evento Sigma Central Europe in tema di gioco pubblico. Nel corso della sessione dal titolo “La grande riforma del gioco d'azzardo in Italia: a che punto siamo?”, moderata dall’Avv. Geronimo Cardia, è intervenuto il Presidente Nazionale STS Zamparelli. Il suo discorso è stato incentrato sull’importanza di salvaguardare la rete di raccolta terrestre che contempla un gran numero di tabaccherie.
Partendo dalla constatazione che il gioco pubblico nel nostro Paese ha le sue radici nella rete generalista, Zamparelli ha sottolineato che la sua tutela è una questione sia economica che sociale. Sotto il primo aspetto, si tratta di difendere la sostenibilità economica di decine di migliaia di imprese di prossimità: scoraggiare il gioco negli esercizi generalisti – come le tabaccherie – significherebbe spogliare migliaia di attività di una voce di redditività che, seppur non centrale in termini assoluti, è spesso determinante per far quadrare i conti a fine mese.
Sotto il secondo aspetto, si tratta di preservare la funzione sociale del gioco che si esplica pienamente solo nell’ambito delle ricevitorie fisiche.
“Il vero “gioco sociale” avviene nei punti vendita di prossimità come le tabaccherie e gli altri generalisti, non dietro uno schermo!” ha detto il Presidente STS facendo chiaro riferimento alla mancanza di socialità della modalità a distanza.
È dunque arrivato il momento di eliminare tutti quei divieti (distanziometrici e orari) che ricadono solo ed esclusivamente sul gioco fisico e di far partecipare gli Enti locali ai proventi per finanziare progetti sociali e culturali a vantaggio della collettività.
Partendo dal presupposto che è la rete fisica a tenere viva la presenza dello Stato sul territorio, l’imminente riforma è l’occasione per riportare al centro dell’attenzione il gioco terrestre, attenzione che, negli ultimi anni, sia il Legislatore sia alcuni operatori hanno riservato solo al gioco a distanza.


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